Nella giornata di ieri, 19 dicembre 2022, a Roma si è tenuta l’evento di apertura del progetto ITINERIS – Italian Integrated Environmental Research Infrastructures System. Il progetto, finanziato con i fondi del PNRR per 155 milioni di Euro e coordinato dal CNR, vede coinvolte 22 infrastrutture di ricerca europee e nazionali.
Come ha sottolineato Gelsomina Pappalardo, coordinatrice del progetto e delegato italiano all’ESFRI Forum: “ITINERIS è un progetto unico nel suo genere, anche se ha una durata formale di 30 mesi, è destinato a cambiare il futuro delle Infrastrutture di Ricerca in Italia con un impatto sulla ricerca per almeno i prossimi dieci anni”. Il progetto mira a costituire l’hub italiana di accesso a dati, servizi e facilities per lo studio interdisciplinare nei quattro domini ambientali: atmosfera, marino, biosfera terrestre e geosfera.
Il Work Package 2 del progetto, coordinato da Carmela Cornacchia (CNR-IMAA Potenza) in collaborazione con Ilaria Rosati (CNR-IRET Lecce e LifeWatch Italia) difatti è dedicato proprio all’accesso. L’accesso alle infrastrutture di ricerca, si riferisce all’utilizzo regolato delle Infrastrutture di ricerca, e ai servizi offerti dalle stesse, sia esso un utilizzo in presenza, da remoto, o virtuale – nel caso di dati e servizi digitali. Con il WP2, ITINERIS punta a migliorare l’accesso e la FAIRness. La sfida è quella di far convergere le pratiche adottate dalle singole infrastrutture di ricerca e di allinearle con i requisiti previsti dallo European Open Science Cloud (EOSC).
ITINERIS, con il WP3 coordinato da Alberto Basset, coordinatore del Service Centre di LifeWatch ERIC e manager di LifeWatch Italia, si occuperà anche di formare il personale interno e i futuri utilizzatori delle infrastrutture, con più di 60 corsi di formazione previsti per i prossimi 30 mesi.
Dopo la presentazione dei WP4, 5, 6 e 7 dedicati ai 4 domini, ognuno con lo sviluppo di casi studio ad hoc, Antonello Provenzale, CNR-IGG e coordinatore di LifeWatch Italia, ha presentato il WP8, che si occuperà di sviluppare gli ambienti di ricerca virtuali per l’analisi dei dati e la modellizzazione degli scenari futuri nei domini di interesse di ITINERIS. “Avere un hub centrale che funzioni come porta di accesso per gli utenti alle infrastrutture” ha dichiarato Provenzale “ci renderà un esempio a livello europeo”.