Checklist Fauna d’Italia

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Lo scopo di questo progetto è mettere a punto una nuova Checklist della Fauna d’Italia, aggiornata rispetto alla Checklist pubblicata nella metà degli anni ’90 del 900 da Minelli et al. (1993-1995) e delle sue successive integrazioni pubblicate sul Bollettino della Società Entomologica Italiana (1999-2003), da Ruffo e Stoch (2005), per quanto riguarda la fauna terrestre e d’acqua dolce, e da Relini (2008-2019), per quanto riguarda la fauna marina. La precedente Checklist di Minelli et al. (1993-1995) è stata pubblicata in formato cartaceo e includeva 57.468 specie (incluso “Protozoa”), di cui 37.303 insetti. Questa nuova Checklist escluderà i protozoi, sarà pubblicata esclusivamente on line e in continuo aggiornamento.

Checklist Fauna d'Italia

L’allestimento della nuova Checklist della Fauna d’Italia è stato necessario a seguito dei numerosi progressi delle conoscenze sulla fauna italiana intervenuti negli ultimi decenni e per la necessità di avere uno strumento sempre aggiornato, indispensabile per qualsiasi intervento di conservazione. Il progetto è promosso dal Comitato Scientifico per la Fauna d’Italia e realizzato con il supporto del Consiglio Nazionale delle Ricerche e di LifeWatch Italia.

Viene fornita una Checklist aggiornata delle specie terrestri, d’acqua dolce e marine di Metazoa della fauna italiana. Il dataset include al momento circa 25.600 specie/sottospecie. Per ciascuna di esse vengono forniti inquadramento tassonomico, nome scientifico, autore e anno di descrizione, distribuzione in Italia (per macroregioni terrestri/marine o per regioni amministrative) e in aree limitrofe fuori degli attuali confini politici del Paese incluso Repubblica di San Marino e Città del Vaticano. Per ogni specie è indicato corotipo (eventualmente), status di esclusività (endemiti) e di alloctonia, eventuali note tassonomiche e distributive, letteratura pertinente e sinonimie.

Al momento sono coinvolti nel progetto della nuova Checklist delle specie della Fauna d’Italia oltre 160 autori, di cui circa 140 italiani, e una ventina stranieri. Si tratta perlopiù di tassonomi affiliati a sedi universitarie e a musei di storia naturale. Una buona parte di questi studiosi è rappresentata da tassonomi, non professionisti, amatori, in particolare per quanto riguarda gli insetti.