Fondata nel 962, l’Università di Parma ha circa 25.000 studenti, circa 1.800 tra docenti e componenti del personale tecnico amministrativo. L’Università ha 9 dipartimenti, 40 corsi triennali, 6 corsi a ciclo unico e 46 corsi magistrali. Il Campus Scienze e Tecnologie a sud della città rappresenta il polo scientifico dell’Ateneo. Dopo la visita ANVUR di aprile 2019, l’Ateneo è stato collocato in “Fascia A”.
Università di Parma in LifeWatch Italia
L’Università di Parma vanta un’esperienza pluridecennale sul tema della biodiversità e del funzionamento degli ecosistemi - la cosiddetta BEF (Biodiversity and Ecosystem Functioning) - con esperienze innovative negli ecosistemi di acque interne, così come nel contesto degli agroecosistemi e in habitat forestali e terrestri soggetti a differenti tipologie di disturbo antropico. Il principale contributo a LifeWatch ITA consiste nella disponibilità di competenze su diversi aspetti dell’ecologia acquatica, relative a distinte tipologie di sistemi di acque dolci (torrenti, fiumi, sorgenti, zone umide e laghi) e di transizione. Lo studio della biodiversità vegetale e animale, dei fattori che determinano la distribuzione dei taxa e dei cicli biogeochimici rappresentano le principali linee di indagine, così come l’analisi di pattern biogeografici a larga scala, basata su solide basi tassonomiche. Tra le iniziative più significative alle quali l’Ateneo ha partecipato, si ricordano lo show case “Patterns of ecosystem fragility to alien and invasive species (in Europe)”, il Progetto di interesse strategico Nextdata del CNR, le attività nell’ambito della Rete LTER-Italia (di cui è uno dei fondatori), l’aggiornamento della Checklist della fauna italiana. Ricercatori dell’Università di Parma sono inoltre coinvolti nell’elaborazione di linee guida per l’attuazione dei progetti di restauro ambientale del Po finanziati da PNRR.
Contatti
Nome: Giampaolo Rossetti
Ruolo: membro dell' Assemblea Generale della JRU
Email: giampaolo.rossetti@unipr.it