L’Università del Salento riprende le attività dopo la pausa estiva insieme ai suoi studenti ed alle realtà territoriali per una ripartenza nel segno della conoscenza e della sostenibilità.
‘Ateneo in canoa’ è una iniziativa di orientamento, nel senso più ampio del termine, organizzata dall’Università del Salento, con il supporto di LifeWatch Italia e altri partner, come WWF Oasi, Legambiente ed enti locali.
I docenti e gli studenti si sposteranno infatti lungo la costa salentina lentamente, in canoa, un mezzo antico e senz’altro sostenibile. L’obiettivo è duplice: approfondire i meccanismi ecologici, che controllano lo stato di salute degli ecosistemi e le dinamiche delle specie potenzialmente epidemiche; dare vita ad attività pratiche di studio e sperimentazione degli strumenti per il monitoraggio sullo stato di salute degli ecosistemi costieri salentini.
Nel rispetto delle normative sul COVID-19 e delle condizioni del mare, ‘Ateneo in canoa’ si snoderà dalla riserva naturale delle Cesine (Vernole, Le) fino a Tricase Porto, lungo un percorso che toccherà l’area di Melendugno e Otranto.
Questa flottiglia di oltre 25 studenti, docenti e ricercatori è partita da Roca, a sud di San Foca (Melendugno, LE), martedì 15 settembre pagaiando fino a raggiungere Torre Sant’Andrea, raccogliendo campioni a bordo costa fino a una distanza di circa 75 metri.
«Per “ripartire” abbiamo bisogno di sostenibilità», dice Alberto Basset, docente di Ecologia e Manager della JRU di LifeWatch Italia, «L’ecologia è una materia teorica, che ha bisogno di essere applicata con i tempi e i modi richiesti dallo studio degli ecosistemi e della biodiversità. Questa è una preziosa occasione per i nostri studenti, che in canoa si muoveranno con lentezza mettendo in pratica le conoscenze apprese in aula e in laboratorio».